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OFTALMOLOGIA- TUTELARE LA VISTA CON TERAPIE MIRATE

OFTALMOLOGIA

TUTELARE LA VISTA CON TERAPIE MIRATE

Le patologie vitreo-retiniche, se trascurate, possono portare alla cecità. La diagnosi precoce si rivela fondamentale, cos come l’intervento immediato. Il professor Luigi Pannarale fa un quadro delle principali malattie che colpiscono la retina, e delle possibili cure

di EUGENIA CAMPO di COSTA
Da SANISSIMI (suppl. di “Il Giornale”) dicembre 2009

Il vostro studio, tra gli altri aspetti dell’oftalmologia medica, parachirurgica e chirurgica, presta particolare interesse alla patologia vitreoretinica. Quali sono le principali patologie che coinvolgono il vitreo e la retina?

Le due patologie vitreo-retiniche prevalenti sono il distacco di retina e la retinopatia diabetica. L’altra patologia retinica che pi curiamo la degenerazione maculare legata all’et.

Cosa pu causare il distacco della retina e quali conseguenze comporta questa patologia?

Il distacco di retina consiste nella separazione della retina, lo strato pi interno del bulbo oculare, dallo strato vascolare che ha il compito di nutrirla. Questo comporta una sofferenza delle cellule retiniche con una progressiva degenerazione irreversibile di queste che pu comportare la cecit. Il distacco retinico normalmente inteso quello dovuto ad una rottura retinica, attraverso la quale il liquido dell’umore vitreo contenuto nella cavit pi interna dell’occhio passa all’esterno della retina distaccandola.
La rottura retinica in genere causata da una trazione del gel dell’umore vitreo sulla retina, questa trazione pu essere facilitata da uno stato di disidratazione; la rottura retinica pi facile se vi una lesione predisponente detta degenerazione retinica periferica.

Il distacco della retina, nella sua terapia, necessita sempre di un intervento chirurgico o pu essere trattato anche con altre metodologie?

In linea di massima, il distacco di retina necessita sempre di intervento chirurgico, o condotto a livello della parete del bulbo oculare (chirurgia sclerale), ovvero all’interno della cavit maggiore del bulbo oculare la quale “tappezzata” dalla retina e riempita dal corpo vitreo (vitrectomia). Solo forme molto limitate di distacco retinico che non coinvolgano la retina veramente utilizzata per la visione od il campo visivo, possono venir circoscritte mediante trattamenti laser.

In che cosa consiste la chirurgia sclerale impiegata per il trattamento del distacco retinico?

La chirurgia sclerale quella che in genere utilizzata come prima scelta qualora un caso di distacco retinico non sia gi stato sottoposto ad interventi chirurgici in precedenza. Tale intervento si svolge essenzialmente sullo strato esterno del bulbo oculare: la sclera. Questa viene deformata in modo localizzato mediante l’applicazione di impianti di gomma di silicone, in modo da bloccare le rotture retiniche. Se ben applicata, riesce ad essere una chirurgia risolutiva e, tutto sommato, scarsamente invasiva.

Che cos’ la retinopatia diabetica e quali sintomi comporta?

La retinopatia diabetica la diretta conseguenza sulla retina della malattia dei piccoli vasi sanguigni che caratterizza il diabete. Questa comporta ischemia (scarsa circolazione sanguigna) ed edema retinico (imbibizione della retina con perdita della sua struttura funzionale). Nei casi pi gravi si pu avere una crescita anomala di tessuto vascolarizzato a partenza dalla retina verso l’umor vitreo (retinopatia diabetica proliferante) che pu comportare un sanguinamento (emovitreo) e/o distacco retinico. I sintomi vanno da una vaga difficolt nella visione sino alla cecit.

Come si pu intervenire su questa malattia? La chirurgia oculistica pu rimediare i danni prodotti da retinopatia diabetica?

Nei casi meno gravi si adoperano solo farmaci con diversa azione sia sul tessuto retinico che sui suoi microvasi sanguigni. Nei casi di ischemia retinica si tende ad adoperare il laser o la crioterapia; per l’edema retinico adoperiamo le iniezioni intravitreali di triamcinolone (prodotto in Italia sotto forma adatta all’uso intravitreale) e di farmaci anti-VEGF (analogamente alla terapia della degenerazione maculare legata all’et). In caso di retinopatia diabetica proliferante si mettono in atto tutte le terapie menzionate oltre all’intervento chirurgico di vitrectomia. Con tutto questo armamentario le possibilit di cura sono notevolmente aumentate.

Quanto conta la prevenzione in questo tipo di malattie e quali sono i comportamenti o i fattori della vita quotidiana che possono favorire l’insorgere di una patologia vitreo retinica?

Per la prevenzione del distacco di retina importante la diagnosi precoce dei focolai degenerativi retinici periferici i quali si manifestano gi intorno alla pubert, cos come controlli periodici con visite oculistiche complete con esame del fondo oculare mediante oftalmoscopia binoculare ed indentazione sclerale. Da parte della persona vanno evitati gli stati di disidratazione ed i traumi oculari. Per la prevenzione e cura della retinopatia diabetica consiglio visite oculistiche con controllo del fondo oculare almeno ogni sei mesi presso centri ben organizzati ed attrezzati per diagnosi anche strumentali (angiografia a fluoresceina, OCT).

Secondo lei a che punto oggi il settore dell’oftalmologia medica e quali miglioramenti possono essere ancora effettuati nel sistema?

La terapia medica in oftalmologia in continuo sviluppo in ogni sua branca. Riguardo alle patologie retiniche le novit maggiori le stiamo vedendo nei farmaci atti a curare le patologie essudative. Anche la terapia delle patologie degenerative non essudative (ad es. degenerazione maculare legata all’et e retinite pigmentosa) potranno avere un impulso attraverso l’uso di fattori di crescita. Meno promettenti in questa branca gli studi sulle cellule staminali.